La nuova generazione di laminati: gli HPL

La nuova generazione di laminati: gli HPL
Di: De Rossi Arredamenti | Scritto il: 28 Gennaio 2020
La nuova generazione di laminati: gli HPL
Il laminato HPL (“High Pressure Laminate”) parte dallo stesso principio teorico del laminato standard, ma si discosta poi da questo in fase di processo. Infatti, anche nel caso di HPL stiamo sempre parlando di un insieme di fogli di carta kraft, carta decorativa e strato di finitura pressati insieme, ma questi strati di carta kraft sono pre-impregnati con delle resine polimeriche. Da qui, l'esigenza di aumentare le temperature e le pressioni del processo di laminazione.

Perchè? Il motivo risiede nella tipologia di resina polimerica utilizzata: alle alte temperature, questa è in grado di termoindurire irreversibilmente all'interno del materiale. La resina va a sigillare i pori della carta kraft, aumentandone la densità e conferendole proprietà fondamentali che da sola non avrebbe. In un processo di produzione di un laminato HPL – pertanto – la pressione viene innalzata fino ad un valore pari a circa 20 volte la pressione di uno pneumatico. Oltre a ciò, la temperatura di processo viene mantenuta a 150°C (si parla per questo di termo-laminazione).

Si ottiene così un manufatto che, a differenza del prodotto standard, è in grado di resistere al passaggio dell'acqua, al calore e al graffio. Ai laminati HPL appartiene poi un materiale che sta recentemente spopolando per le sue caratteristiche estetiche: stiamo parlando del Fenix®, brevettato in Italia da Arpa Industriale.

Il Fenix è un laminato di ultima generazione, prodotto in seguito ad uno studio molto accurato delle sue proprietà superficiali. Dal punto di vista tecnico, presenta vantaggi analoghi a quelli di altri materiali HPL, ma dal punto di vista estetico reca con sé alcune proprietà che lo rendono assolutamente unico. É infatti un materiale cosiddetto “matt”, ovvero con una superficie altamente opaca e inconfondibilmente morbida al tatto. Queste peculiarità, associate alla sua funzionalità tecnica, ne fanno un materiale di indubbio pregio ed utilità nella creazione di nuovi ambienti di design. Sulla sua superficie è praticamente impossibile lasciare impronte o graffi: tuttavia, nel caso di segni così profondi da danneggiare il materiale, questo può essere facilmente riportato allo stato nuovo tramite un processo termico. Oltre a ciò il Fenix è facile da pulire, antistatico, stabile alla luce e antimuffa. Infine, non potrebbe mancare la resistenza al calore secco: potete appoggiare una pentola calda per qualche istante senza la paura di danneggiarlo. 

Riassumendo dunque, dal punto di vista tecnico, il laminato HPL è sicuramente migliore del laminato standard. Ma vale davvero sempre la pena investire nell'HPL? La risposta è dipende. Dipende da cosa si vuole fare. 

Nel caso del top di una cucina, sì, conviene: le proprietà degli HPL conducono ad un inevitabile aumento della durabilità del materiale, e – considerata l'usura cui è soggetto un top di una cucina – potrebbe essere una scelta da tenere in considerazione. Ma per le ante e la struttura della cucina? In questo caso, vanno valutate le cosiddette condizioni al contorno. Ovvero, se nella vostra cucina saranno presenti animali domestici o bimbi vivaci, è ovviamente meglio optare per un laminato HPL, dalla superficie più resistente a graffi e urti. In tutti gli altri casi, è invece bene considerare che l'ottimizzazione di proprietà dell'HPL rispetto allo standard riguarda solo la superficie del materiale, e non la sua robustezza strutturale: via libera dunque ai laminati standard, che ci garantiscono oggi un ottimo risultato estetico con un portafoglio più smart!